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Lezioni di mountain bike

Lezioni di mountain bike


PREMESSA



La Mountain Bike (MTB) è uno sport sano che ci permette di stare per alcune ore a contatto con la natura, per il semplice motivo che è praticata all’aria aperta, e che i percorsi sterrati spesso si trovano all’interno di boschi, o in spazi verdi grandi e puliti.
Tutto ciò che occorre è tanta voglia di avventura, una bicicletta ammortizzata, con corone e rapporti, buoni freni, camera d’aria di scorta e un cioccolatino per recuperare le energie.
E’ consigliabile un abbigliamento sportivo, salopette aderente, maglietta imbottita in tessuto sintetico, il caschetto da biker e, se praticata in periodi invernali, una canottiera intima ‘trattieni calore’.
Riempite le borracce e recuperate i liquidi spesso, specialmente in giornate afose e soleggiate.


ABBIGLIAMENTO

-          Salopette aderente ed elastica;
-          Guanti semi imbottiti corti o lunghi;
-          Casco protettivo;
-          Maglietta sintetica;
-          Scarpe con suole robuste, o scarpe per attacchi ai piedi;
-          Occhiali con vetro infrangibile con protezione dai raggi UV;
-          Canottiera termica.

Illustrazioni:



LA BICI DA MOUNTAIN BIKE

Per praticare questo sport bisogna disporre della materia prima, ovvero della bicicletta!
La classica mountain bike ha un telaio leggero e snello, spesso in carbonio, per chi vuole spendere di più, o in alluminio leggero, un po’ più pesante, ma meno resistente.
Il telaio deve essere ammortizzato, sacrificando il peso anche bi-ammortizzato, avanti e dietro, ma una soluzione sicuramente migliore un telaio mono ammortizzato, con gli stessi risultati, senza sacrificare il peso della bici.
Montati manubrio, pedali e ruote (con copertoni ‘chiodati’), bisogna puntigliare sul cambio;
i rapporti (marce) devono essere almeno 7 o 8, con 3 corone. I freni possono essere di due tipi: o i tradizionali, o i freni a disco.
Ecco com’è fatta una bici:


1
Telaio.
Il telaio non deve presentare crepe nei punti di giunzione, rotture, abrasioni, ammaccature, o problematiche strutturali. Controllatelo regolarmente, comunque dopo ogni uscita “dura”. Dedicate particolare attenzione ai punti “vicini a terra” e nascosti: zona del movimento centrale, foderi bassi. Potete proteggere la parte inferiore del telaio con plastica adesiva trasparente (DC-Fix): non si vede, resiste e si può rimuovere senza grandi difficoltà.
2
Ruote. 
I bloccaggi delle ruote (quick release) e i mozzi non devono avere giochi anomali e quando siete in movimento non devono fare alcun rumore. La tensione dei raggi è adeguata, secondo le raccomandazioni del fabbricante. Se si utilizzano i freni V-Brake il fianco del cerchio deve essere pulito e non presentare segni di usura da frizione con i pattini freno, i pattini sono montati correttamente. I pignoni sono montati senza giochi e non hanno segni di usura o denti storti o mancanti.
3
Sella. 
Il carrello deve essere senza piegature, rotture dello scafo o cedimenti strutturali. La sella sarà integra e conserverà le sue caratteristiche ammortizzanti. Le viti di bloccaggio della sella al canotto sono serrate. Il canotto sella, se in alluminio si deve lubrificare con grasso bianco o lubrificante a base rame per evitare grippaggi. Se adottate un sistema di sgancio rapido ricordate di segnare l’altezza del canotto adatta a voi per poterla riposizionare correttamente se l’avete abbassata in precedenza. Potete proteggere il punto di inserzione del canotto nel tubo sella (tubo verticale) con una fetta di camera d’aria: impedirà che acqua, sporco e umidità entrino nel telaio. Ricordate però di muoverla per pulire comunque la parte protetta.
4
Piega manubrio, attacco, appendici 
Anche qui non ci devono essere anomalie, piegature e cricche. Le parti in carbonio devono essere controllate con regolarità e vanno sostituite se presentano segni di delaminazione o incisioni. Fate attenzione ad accoppiare attacchi manubrio in alluminio con pieghe in carbonio: se lo fate arrotondate i bordi di alluminio nei punti di contatto e serraggio con la piega. Tutti i componenti devono essere serrati ai valori di coppia indicati dal fabbricante. Le appendici vanno montate in modo saldo, ma dovrebbero potersi muoverere in caso di urto: meglio doverle riposizionare che rompere la piega. In genere vanno montate con un orientamento parallelo all’attacco manubrio (a meno che questo non sia “negativo”).
5
Serie sterzo. 
La serie sterzo e la forcella non devono presentare giochi o vibrazioni per cui si possano creare anomalie o rotture, verificarne la pulizia e la lubrificazione. Ricordate che con gli attacchi Aheadset è l’attacco manubrio che tiene insieme tutto. Per verificare la presenza di giochi tenete la bicicletta frenata sulla ruota anteriore con una mano, con l’altra impugnate la zona del tubo sterzo (ricordate che la punta delle dita ha maggiore sensibilità) alternativamente all’altezza della forcella, dove ci sono i cuscinetti della serie sterzo inferiori, e sotto l’attacco manubrio. Se sentite giochi o vibrazioni significa che i serraggi non sono corretti o che ci sono problemi alla serie sterzo.

6
Forcella. 
La forcella deve essere in buone condizioni, senza trafilaggi o perdite d’olio, è tarata correttamente, è senza giochi o parti lasche. Gli steli sono in ordine, senza rigature e la finitura della superficie è perfetta. Controllate il “Sag” . Il Sag è l’affondamento che le forcelle e i sistemi di sospensione hanno sotto l’azione combinata del peso del biker e della bici: in genere il valore di affondamento varia tra il 15 ed il 25% dell’escursione totale. Controllate il Sag consigliato dal fabbricante. Verificate anche il precarico per evitare che la forcella in compressione arrivi a fondo corsa (a pacco), con il pericolo di danneggiare i componenti interni. I modi di regolazione variano da modello a modello: maggior pressione dell’aria nella camera negativa, precarico della molla ecc. Anche qui guardate il manuale. Velocità di affondamento e di ritorno (rebound) possono esssere regolate secondo tabelle consigliate in base al peso, alla guida, e comunque secondo il vostro personale sentire. Non mettete lubrificanti sugli steli, attirerebbe polvere e depositi e il risultato è la rigatura della superficie degli steli e l’usura di O-ring e raschiaolio. Se montate protezioni lavatele frequentemente e comunque pulite la forcella.
7
Ammortizzatore posteriore. 
Anche l’ammortizzatore deve essere in buone condizioni, senza trafilaggi o perdite d’olio, tarato correttamente, senza giochi o parti lasche. I punti di fissaggio al telaio e ai foderi sono lubrificati, con boccole e cuscinetti in ordine. Valori di serraggio corretti. Le regolazioni e la cura sono le stesse delle forcelle: definizione del Sag, precarico, velocità di affondamento, ritorno.
8
Freni. 
L’equipaggiamento nel suo insieme (leva freno +corpo) deve essere compatibile. Sono da evitare montaggi misti di materiale, se non altrimenti ammessi: possono nascere problemi di regolazione e funzionamento. Le leve freno devono essere integre, serrate (ma non bloccate, per potersi muovere in caso d’urto) e inclinate correttamente. Posizionatele in modo da poterle utilizzare esercitando la pressione delle dita verso la parte esterna: avrete una leva più favorevole e maggior potenza con minor sforzo; inoltre potrete usare due o anche solo un dito per frenare e impugnerete più saldamente il manubrio. Le guaine sono in ordine, pulite internamente, della giusta lunghezza. I cavi scorrono all’interno senza attriti. I terminali cavo sono presenti sulle estremità dei cavi. Se questi sono sfilacciati devono essere sostituiti. I freni a disco devono avere pastiglie in ordine: la loro durata dipende dal materiale con cui sono realizzate. dall’uso e dallo stile di guida. L’olio del sistema idraulico è a livello e alla pressione corretta: se la leva è spugnosa, arriva a fondo corsa e la frenata diventa lunga probabilmente avrete, a parte l’usura pastiglie, aria nei condotti e necessiterà uno spurgo o il cambio del liquido freni. I dischi devono essere diritti, le viti di fissaggio salde sulla ruota (potete usare una goccia di frenafiletti azzurro). Controllate che il disco non sia stato sporcato da sostanze oleose: se così fosse dovrete sgrassarlo, ma sicuramente dovrete sostituire anche le pastiglie.
9
Comandi cambio e deragliatore. 
Devono essere funzionanti e posizionati con un’inclinazione corretta rispetto alla morfologia del biker. Anche se di fattura non recente, le guaine devono essere in ordine, senza usura, I cavi sono puliti e lubrificati, scorrono senza attriti, sono muniti di terminale.
10
Movimento centrale, pedivelle, guarniture e pedali. 
Non ci devono essere giochi e rumori provenienti dal movimento centrale, se così fosse è necessario controllare l’usura o la possibilità che sia entrata umidità e sporcizia. Le pedivelle devono essere serrate secondo i valori di coppia raccomandata, senza giochi. In genere non sono fonti di problemi. Le corone, come i pignoni devono essere serrate, in asse e senza usure pesanti, denti storti o rotti. I pedali saranno in ordine, senza usure dovute ad urti. Se sono a sgancio rapido devono essere lubrificati e regolati.
11
Cambio e deragliatore. 
Come sempre in ordine. Devono essere compatibili con il sistema di cambiata adottato e con il gruppo comandi cambio. Devono essere diritti, allineati, altrimenti l’azione di cambiata è inefficiente e non avere parti usurate. Devono essere lubrificati correttamente nei punti di snodo. La catena si consuma per l'uso e l'aggressione dello sporco e degli agenti atmosferici. Sulla mountain bike la sua vita media è di circa 1200-1500 Km. Con il tempo si ha un allungamento della catena che genera difficoltà di accoppiamento con gli altri componenti della trasmissione. Le conseguenze sono "sgranate" ed errori di cambiata. Inoltre l'impiego di una catena usurata rovina le corone ed i pignoni costringendo anche alla loro sostituzione. verificando periodicamente l'usura e l'allungamento eviteremo rotture e costi per la sostituzione di componenti.
12
Pattini freno. 
I pattini freno, se usurati vanno sostituiti, meglio se prima di raggiungere il limite consentito. Scegliere la mescola adatta alle proprie esigenze e caratteristiche. Verificate che abbiano una corretta registrazione: siano cioè posizionati correttamente rispetto al cerchio e adattate l’escursione (la corsa della leva) al vostro sentire personale, se il sistema freno vi permette questa regolazione.
13
Pastiglie freni a disco. 
Come detto precedentemente, non devono essere completamente usurate e non devono presentare tracce di vetrificazione, che l’impianto idraulico sia giustamente tarato per evitare che le leve arrivinoo al fondo corsa. Dischi puliti, senza deformazioni, correttamente fissati al mozzo.
14
Pneumatici. 
I pneumatici non devono essere usurati, avere crepe o altre problematiche date dall’invecchiamento del materiale. Controllate, se avete i V-brake, che i pattini non abbiano contatti con il fianco del pneumatico. La pressione di gonfiaggio in genere varia da 1,8 a 2,1 bar per i pneu tubeless e da 2,4 a 2,8 bar per i tradizionali a camera d’aria. Il vostro sentire, il terreno sul quale vi muovete vi aiuteranno a scegliere. Pressioni basse danno maggior aderenza e minor scorrevolezza, ma se avete le camere d’aria rischiate di pizzicare. Personale è anche la scelta della larghezza e del disegno del battistrada: guardate, leggete, sentite, sperimentate e scegliete.
15
Manopole e appendici manubrio (se montate). 
Le manopole vanno scelte in base al gusto e al tatto personale. Devono essere salde sulla barra del manubrio. Se ruotano può darsi che siano state montate aiutandosi con dei lubrificanti (cosa assolutamente da evitare) o che la struttura abbia ceduto per usura o invecchiamento. Bisogna perciò pulire sia la barra manubrio che l'interno delle manopole, oppure procedere alla loro sostituzione. Per rimontarle bisogna bagnare la barra e l'interno delle manopole con alcool. Scorreranno meglio e poi, evaporato l'alcool, si fisseranno saldamente. Sono molto valide, anche se costose, le manopole con fissaggio ad anello e viti di bloccaggio.
Le appendici vanno montate in modo saldo, ma dovrebbero potersi muoverere in caso di urto: meglio doverle riposizionare che rompere la piega. In genere vanno montate con un orientamento parallelo all’attacco manubrio (a meno che questo non sia “negativo”)
16
Cavi e guaine. 
Integri, correttamente montati, della giusta lunghezza, puliti e lubrificati. Non devono manifestare segni di indurimento nelle manovre di cambiata e frenata. 


LE PRIME LEZIONI

Dopo aver regolato l’altezza della sella (seduti sulla sella, sfiorare il terreno con la punta dei piedi), si può cominciare a pedalare, agevolate la pedalata con le marce, in pianura, salita non ripida e discesa non prolungata inserite la seconda corona, scegliete il rapporto in base al terreno, se la terra e asciutta e brulla utilizzate un rapporto elevato, per evitare di impantanarsi. Accelerate scalando gradualmente i rapporti, evitate di perdere velocità girando a vuoto coi pedali in caso di frenata brusca utilizzate entrambi i freni, se volete derapare utilizzate solamente il freno di destra, ovvero quello di dietro.
Pedalate poggiando la pianta del piede sul pedale, la parte più vicina alle dita.

SALITA

In salita agevolate la pedalata calibrando il peso verso avanti, sedendovi in punta di sella.
Pedalate col piede destro e tirate su il manubrio con la mano sinistra e viceversa.
Se la salita è ripida utilizzate il rampichino, ovvero la prima corona, e il primo rapporto.
Se la salita non è ripida lasciate la seconda corona e alternate i rapporti, sempre tra i più leggeri.

DISCESA

Il momento più emozionante e divertente per ogni mountain biker, calibrate il peso tutto indietro, alzandovi sui pedali e tirando il bacino dietro la sella, sopra la ruota posteriore, fatelo per tutta la durata della discesa.
Per una discesa breve utilizza il metodo appena citato, mentre se è una discesa prolungata sedetevi sulla parte più indietro sulla sella e pedalate con rapporti alti e la terza corona, per accelerare senza fare fatica.


CURVA

In curva mantenere l’equilibrio, specialmente se è stretta, calibrando il peso, se la curva è a destra alzare il piede destro e abbassare il sinistro o se è a sinistra viceversa.

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P.S.  Nel vostro zaino inserite: acqua in abbondanza, barretta di cioccolato calorica, camera d’aria di scorta e una sacca per gli attrezzi. Importantissimo anche un kit per il pronto soccorso.

I PERCORSI




COPYRIGHT: Vorrei Saperlo – Claudio.

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